“An experience of a lifetime” è questa la miglior definizione possibile per l’esperienza che noi tre ambasciatori del gruppo Scout Dalmine 1 abbiamo vissuto quest’estate al raduno internazionale scout: 27000 adolescenti provenienti da oltre 160 paesi del mondo si sono ritrovati in Giappone nella prefettura di Yamaguchi.
Si parte, destinazione iniziale Kyoto, per vivere tre intensi giorni di scambio culturale ospitati da famiglie del luogo, questo ha fatto sì che Davide e i suoi compagni di reparto abbiano potuto sperimentare direttamente sulla loro pelle, in maniera autentica, la vera cultura e l’ospitalità giapponese.
Io e Lorenzo, in quanto membri dello staff di servizio, siamo invece arrivati in Giappone prima e ci siamo subito immersi nel complesso organismo di gestione del 23° World Scout Jamboree che ha permesso la miglior esperienza possibile.
Attività di ogni tipo sono state organizzate ogni giorno da tutti i 7000 adulti volontari: attività di natura, d’acqua (sfruttando l’oceano di fronte a noi), di scienza e cultura globale, di pace e cooperazione internazionale, offrendo anche la possibilità di visitare il parco della pace a Hiroshima. Tutte attività volte a stimolare i ragazzi e a fargli vivere la differenza interculturale come opportunità e non come minaccia, la stessa semplice vita di campo si poteva trasformare in un viaggio intercontinentale. In soli pochi passi si poteva saltare dall’Italia alla Finlandia, poi andare in Nepal e perché non a provare la famosa cerimonia del caffè Eritreo! Fermarsi a fare due chiacchiere col nuovo amico Cileno o col “vicino di casa” indonesiano.
Il tutto con un unico motto “WA – Uno spirtito di unità” per educare le future generazioni alla pace e all’unità.