La trapper

All’inizio del 1800 le grandi praterie e le montagne dell’ovest americano erano popolate da trappeurs, uomini solitari che vivevano di caccia e di pesca chiamati Mountain man. Vivevano oltre i confini della civiltà e sapevano trarre dalla natura tutto ciò che gli serviva per vivere.

Si possono considerare tra gli uomini più avventurosi che siano vissuti. Il loro modo di vivere ora è passato in parte alla tradizione scout, specialmente la cucina.

Fare la trapper è un’attività molto divertente ma bisogna stare attenti ad alcuni dettagli:

FUOCO DA UTILIZZARE

Nella cucina trapper non si utilizza la fiamma ma la brace, perché il cibo a contatto con essa brucia e annerisce, per questo il fuoco va acceso prima di iniziare a cucinare.


TEMPERATURA A CUI CUCINARE

Per cucinare i cibi alla trapper serve una temperatura medio-alta.Per verificarla un trucco è avvicinare il palmo della mano alla brace e contare lentamente per quanti  secondi si riesce a mantenere la posizione.

Da 6 a 8 il calore è basso intorno ai 120°-175°, dai 4-5 il calore è medio, 175°-200°, se si mantiene la mano solo 2-3 secondi il calore è alto e le temperatura circa di 200°-230°.


UTENSILI

Nella cucina trapper non si utilizzano pentole ma utensili in legna verde, per evitare che brucino.

Si possono utilizzare rami, che devono essere scortecciati e scottati vicino al fuoco o a contatto con la fiamma, per sterilizzarli. I migliori legni da utilizzare sono: Faggio, Quercia, Tiglio, Betulla, Salici, Frassino, Aceri; sono da evitare invece i legni con linfa bianca e densa, ad esempio oleandri e ippocastani.

Se si vuole invece cucinare direttamente nella cenere bisogna avvolgere il cibo nella carta stagnola o alluminio, rendendolo perfettamente sigillato, questo metodo è detto “al cartoccio” o “cucina d’ amianto”.

Si può inoltre cucinare utilizzando sassi della giusta forma, cioè lisci e piatti, ad esempio le pietre metamorfiche o magnetiche come il porfido o il granito. Essi vengono infatti utilizzati come piastre dove poter cuocere fettine o anche una frittata. Tuttavia trovarli in natura può rivelarsi complicato, per questo è bene procurarseli in precedenza; possono infatti essere facilmente reperibili già tagliati su misura e a posta per questo impiego.

È bene ricordare comunque che se si vuole reperire in natura la pietra deve avere dimensioni considerevoli, in quanto sottoposta ad alte temperature tende a scoppiare, e poiché essa andrà a contatto direttamente con gli alimenti, è sempre importante mantenere l’igiene, lavandola prima dell’ uso.


TEMPI DI COTTURA

I tempi di cottura dipendono fondamentalmente dalla consistenza del cibo e dalla temperatura della brace.

Solitamente con dei carboni ardenti e ponendo alla giusta distanza i cibi per evitare che si brucino, con la brace viva i tempi sono:

Pollo 20-30 | Carne macinata 8-12 | Granturco 6-10 | Agnello 20-30 | Patate 40-60| Maiale 30-40 | Mele 20-30 | Pesce 15-20


CURIOSITA’

Le persone che cucinano sono i trappeurs ; mentre l’attività è la trapper

Abbiamo approfondito l’argomento con una missione di squadriglia proprio su questo tema. Abbiamo incontrato Luca Crosera che ci ha introdotto l’argomento e ci ha fatto cucinare:

patate al cartoccio con uova, petti di pollo e altro ancora. E’ stata un’esperienza molto interessante e utile. Nel prossimo articolo su questo tema  vi faremo avere tutte le ricette!