Scautismo ai tempi del Covid-19 – Seconda puntata

Ciao a tutti!

In questo periodo molto particolare noi RS del Clan/Fuoco Eos abbiamo pensato a come continuare le nostre attività attraverso uno schermo. Abbiamo deciso quindi di andare a scoprire e conoscere alcune realtà che sono nate o che si sono dovute riadattare a fronte di questa situazione emergenziale.

Come? Intervistando attraverso alcune video-chiamate delle persone che vivono in prima persona queste realtà.

CAPITOLO 2: SanfereOrto

Sabato 30 Maggio ci siamo incontrati “telematicamente” con i responsabili di SanfereOrto, un progetto di orto sociale ideato e gestito dal Movimento Lotta Fame nel Mondo, e che ha visto il nostro gruppo Lodi 2 già collaborare attivamente nei mesi scorsi, insieme ad altre realtà del territorio lodigiano.

Insieme a noi erano presenti, direttamente da SanfereOrto: Antonio (presidente MLFM), Pietro (responsabile dell’orto – Cooperativa “Il Mosaico”), Federica (referente orto per MLFM), Annamaria (MLFM)

Com’è nato questo progetto?

Il progetto è nato e partito più di due anni fa, era comunale una zona lasciata a sè stessa.

Si è quindi creata una rete di partner tra cui MLFM, Cooperativa “Il Pellicano”, Cooperativa “Il Mosaico”, Cooperativa “Il Gabbiano” e il CFP (centro di formazione professionale). Questa squadra di partners sta portando avanti un progetto molto ambizioso ovvero creare un orto sociale soprattutto con scopo didattico affiancato alle attività di coltura soprattutto per le fasce più deboli (es. disabili). Il progetto va avanti molto bene ed è sempre più ambizioso. Grazie anche alla collaborazione della fondazione comunitaria si è voluto rendere distintivo il luogo con una casetta con l’idea che potesse diventare un luogo di comunità e aggregazione dove poter anche far festa insieme a ragazzi e bambini.

Il progetto iniziale comprendeva di avere quest’area coltivata a scopo didattico (sono state infatti piantate tante varietà di piante da frutto e ortaggi).

Da settembre si partirà con un progetto biennale di apicoltura urbana, l’obbiettivo è che questo luogo diventi un punto di raccolta di persone e che diventi un punto di riferimento, qualcosa di vissuto! Una grande soddisfazione è stato vedere come tanti cittadini dopo questi giorni di riapertura siano andati all’orto.

Quali e quante attività si sono interrotte se e come ripartiranno?

Durante questo periodo molte attività si sono fermate.

A marzo erano stati stabiliti degli incontri e progetti con dei bambini delle scuole elementari che naturalmente sono saltati. È stata però trovata una soluzione alternativa ovvero  l’apertura un padlet che li ha fatti rimanere sempre in contatto attraverso una serie di condivisioni su tale piattaforma. C’era anche l’attività agricola che si era fermata con i mesi più freddi. Adesso hanno deciso di far ripartire l’orto (che è rimasto sepolto sotto varie erbacce) grazie anche all’aiuto dei cittadini.

Adesso che è possibile uscire di casa, sono tornate le persone a passeggiare a Sanfereorto?

Sì, le persone sono tornate e passano soprattutto con i cani e fanno domande sull’orto, sulle piante e sulla semina. In generale sono molto incuriosite. Nel frattempo la casetta sta prendendo forma (l’obiettivo è che possa essere agibile da fine giugno).

Ci saranno nuovi progetti a Sanfereorto?

La cosa che è nata da questo periodo è stata la creazione di un padlet nel quale ogni cittadino era libero di condividere le proprie idee su Sanfereorto.

Inoltre si sta organizzando un workshop di auto-costruzione.

Puoi raccontarci di più su questo workshop?

L’idea è che a fine estate si possa realizzare questo workshop di auto costruzione (tenuto da esperti) dalla durata di due giorni. Ci sarà un momento di formazione e uno di costruzione e il padlet diventerà l’unico vero strumento di condivisione delle idee per definire cosa costruire, l’obiettivo è comunque quello di dare visibilità e importanza a tutte le idee al suo interno. Il workshop sarà la prima tappa di altri momenti di autocostruzione.

Come possiamo renderci utili?

Possiamo renderci utili in vari modi:

  • l’orto è aperto a chi vuole dare una mano a sistemarlo (senza obblighi, ciascuno mette a disposizione il tempo che vuole e la costanza che vuole). Pietro sarà all’orto tutte le mattine della settimana (tranne il mercoledì) dalle h. 8:00 alle h. 13:00. Si può andare all’orto in altri momenti mettendosi d’accordo.
  • Raccontare di più l’orto. È nata una pagina chiamata “Sanfereorto community” e sarebbe bello usarla per fare uno storytelling dei cambiamenti dell’orto
  • Pubblicizzare il workshop proponendo idee nuove di costruzione (es. giochi)

Puoi dirci di più sul progetto di apicoltura?

Verrà definito in parte a settembre. L’idea è quella di mettere 6 arnie a Sanfereorto (e 6 alla foresta di pianura). Queste arnie saranno di tipo topbar (arnie africane) diverse dalle arnie normali infatti queste vengono usate non per la produzione di miele ma per la preservazione delle api. La cooperativa “Il Pellicano” è l’ente principale che gestirà questo progetto. Ci sarà una parte di incontri educativi rivolta alle scuole (non si sa se si terrà in classe o direttamente all’orto, si deciderà in base all’evoluzione dell’emergenza sanitaria, questi avranno come obbiettivo quello di spiegare il sistema delle api che è un grande organismo. Il progetto durerà due anni e avrà come partners principali MLFM, il pellicano e l’università degli studi di Milano (attraverso la sede del polo veterinario di Lodi) che avrà il compito di studiare l’inquinamento del territorio e la qualità dell’aria proprio attraverso le api.