Capi Educatori

CAPI EDUCATORI

“Del nostro meglio per essere pronti a servire”

Gli adulti in servizio educativo presenti nel gruppo formano la comunità capi che ha per scopo:

– l’elaborazione e la gestione del Progetto educativo;

– l’approfondimento dei problemi educativi;

– la formazione permanente e la cura del tirocinio degli adulti in servizio educativo;

– l’inserimento e la presenza dell’Associazione nell’ambiente locale.

La comunità capi, nelle forme che ritiene più opportune:

– esprime tra i capi della comunità capi una capo e/o un capo gruppo (ambedue se si tratta di un gruppo misto);

– affida alla competente autorità ecclesiastica la nomina dell’Assistente Ecclesiastico di gruppo e degli Assistenti Ecclesiastici di unità;

– cura i rapporti con gli ambienti educativi nei quali vivono ragazzi e ragazze(famiglia, scuola, parrocchia ecc.).

La capo gruppo ed il capo gruppo, d’intesa con l’Assistente Ecclesiastico di gruppo ed avvalendosi dell’aiuto della comunità capi, curano in particolare:

– l’attuazione degli scopi e l’animazione della comunità capi;

– i rapporti con associazioni, enti civili ed ecclesiastici presenti nel territorio in cui agisce il gruppo;

– la gestione organizzativa ed amministrativa del gruppo.

La capo gruppo e il capo gruppo, congiuntamente, hanno la rappresentanza legale del gruppo.

Agli educatori l’Associazione chiede di aderire a tre scelte che costituiscono il Patto Associativo: la scelta cristiana, la scelta politica e la scelta scout. Scelta cristiana: i Capi hanno fatto proprio il messaggio di salvezza annunciato da Cristo e ne danno testimonianza secon­do la fede che è loro concessa da Dio. Scelta politica: «L’azione educativa proprio perché presuppo­ne e contiene una scelta politica non può essere neutrale». Essa è tesa al superamento dell’indivi­dualismo, alla capacità critica, alla libertà. Non si può limitare certo alla sola presa di coscienza di questi problemi, ma richiede l’assunzione di impegni concreti e la fedeltà a scelte irrinunciabili. «Qualificare la nostra scelta educativa in senso alternativo a quei modelli di comportamento della società attuale che avviliscono e strumentalizzano la persona umana; portare la nostra proposta educativa particolarmente in situazioni di emarginazione e sfruttamento; rifiutare decisamente, nel rispetto delle scelte democratiche e antifasciste, quelle forme di violenza palesi e occulte che hanno l’unico scopo di uccidere la libertà e di instaurare l’autoritarismo e il totalitarismo a tutti i livelli». Scelta scout: è l’adesione al metodo ed ai suoi valori educativi, così come sono andati evolvendosi dalla proposta di Baden-Powell alla situazione attuale. Questi valori sono: l’autoeducazione (il ra­gazzo è protagonista, anche se non l’unico responsabile, della propria crescita); l’esperienza e l’in­terdipendenza fra pensiero e azione; la vita di gruppo e la dimensione comunitaria; la coeducazione (i ragazzi e le ragazze devono vivere esperienze educative comuni, al di là di ogni ruolo artificiosa­mente costituito); la vita all’aperto; il gioco; il servizio (portare l’uomo a realizzarsi nel fare la felici­tà degli altri).

Le riunioni di co.ca. sono durante la settimana normalmente dopo cena. Gli appuntamenti variano a seconda dei ragazzi che si seguono, ma in aggiunta ci sono riunioni di zona (una al mese) e assemblee regionali (due l’anno).