Il ritrovo per l’uscita-Partenti del 5/6 febbraio era alle 15.00 alla sede scout di Sabbio. Siamo partiti in macchina verso Dezzo di Scalve, dove abbiamo seguito la Messa delle 17.00. A causa degli orari ristretti ci siamo subito diretti all’oratorio di Colere, luogo dove avremmo pernottato. Abbiamo cenato in fretta, con un menù in pieno stile scout: riso in busta, pancarrè e salame. Non potendo usare i fornellini nelle stanze dell’oratorio, abbiamo cucinato all’aperto, consapevoli che il freddo ci avrebbe accompagnati per tutta la serata. Durante la cena abbiamo sottoposto le Partenti ai soliti giochi e prove che precedono la cerimonia della Partenza.
Attorno alle ore 20.15 siamo ripartiti verso Dezzo di Scalve, in particolare verso la Casa Scout di Dezzo, il luogo scelto dalle Partenti. Sul posto, oltre a parenti e amici delle Partenti, ci hanno raggiunto anche alcuni membri del Clan/Fuoco, i quali non avevano potuto essere presenti in uscita (una di essi ha poi proseguito l’uscita insieme a noi). La cerimonia si è svolta senza imprevisti. Dopo che gli altri se ne sono andati, abbiamo spento il fuoco e ci siamo diretti alle macchine. Siamo tornati a Colere attorno alle ore 23.00 e, dopo un breve momento di comunità, abbiamo spento le luci, sapendo che la sveglia sarebbe stata abbastanza presto.
Il giorno dopo la sveglia è suonata alle ore 7.00, abbiamo fatto colazione con the e biscotti della Lidl, e siamo partiti alle ore 8.15. Ci siamo diretti in macchina verso Cantoniera della Presolana (frazione di Colere), dove si trova l’imbocco del sentiero che abbiamo preso. La prima ora e mezza si è rivelata abbastanza tranquilla, con un sentiero largo e una pendenza generalmente lieve (circa 300 metri di dislivello). La parte più pesante è partita dalla Baita Cassinelli (1568 m), dove il sentiero impenna una salita ininterrotta verso la Cappella Savina (2085 m). Alcuni di noi hanno avvistato un camoscio attraversare il sentiero per poi sparire fra le creste. Siamo arrivati alla Cappella Savina, e poi al Bivacco Città di Colere, poco distante, attorno alle ore 12.00. Abbiamo pranzato con panini, cioccolato e un caffè parzialmente versato a terra. La ripartenza, attorno alle 13.30, ha visto un andamento molto più rapido, ma il terreno ghiaioso non ha fatto mancare le solite difficoltà della discesa. Abbiamo ripercorso il sentiero in circa un’ora e mezza. Ci siamo salutati e siamo ripartiti verso Dalmine.
Tartaruga Schietta