Per questa uscita del 6 e 7 novembre 2021, noi del Clan/Fuoco, abbiamo scelto come meta Sarnico, dove siamo stati ospitati dall’oratorio del paese.
Dopo la Messa a Sarnico siamo subito corsi ai fornelli, per scoprire il menù della serata: risotto alla melagrana e crauti. Con alcuni incidenti di percorso, tra cui bicchieri rotti, mani rosse per colpa del succo di melograno e tornei clandestini di ping pong all’aperto, ci siamo gustati la cenetta, pronti per i giochi del fuoco di bivacco. Grazie ai moltissimi giochi e prove (anche manesche), uno dei nostri compagni di Clan/Fuoco è riuscito finalmente a prendere il suo totem! Nel frattempo ci hanno raggiunto le ragazze mancanti e con loro abbiamo finito la serata in tranquillità.
Il mattino seguente siamo partiti alla volta del Monte Bronzone; un pezzetto di strada lo abbiamo fatto con le auto, ma poi siamo subito partiti per il sentiero tortuoso a piedi, volti all’avventura. Dopo diverse ore, siamo arrivati in vetta, stanchi ma felici e soprattutto affamati! Rifocillati, abbiamo osservato il paesaggio attorno a noi, che ci ha lasciato senza fiato dallo splendore; riuscivamo a vedere moltissime montagne, e su molte di esse vi eravamo già stati. Dopo aver mangiato, fatto le nostre dovute foto ricordo di gruppo e suonato ancora un’ultima volta la grande campana che c’era, siamo ridiscesi, sperando di arrivare in tempo alle macchine, così da gustarci anche le nostre fantastiche torte per merenda. Per fortuna siamo arrivati in tempo, prima che facesse buio, nonostante un gruppetto di persone si fosse perso, sbagliando uno degli imbocchi del sentiero (anche se negano l’accaduto). Ma a parte questo, felici per l’uscita e per il bel tempo passato insieme (e per le torte ovviamente ;), siamo tornati ognuno alla propria casetta. Questa uscita, la prima dopo molto tempo a causa del periodo Covid, ci ha ricordato quanto sia bello passare del tempo in compagnia e di quanto uno schermo non possa farci godere della bellezza della natura, quanto il vederla con i propri occhi e toccarla con le proprie mani. Si sa che in uscita c’è sempre da faticare, ma anche questa volta, abbiamo imparato che è solo tramite la fatica che poi si potranno osservare i paesaggi migliori.