Quest’anno noi membri del clan-fuoco Azimuth abbiamo scelto come meta della nostra route estiva la Liguria, una regione che, nonostante l’urbanizzazione e il turismo in molti casi selvaggio, rivela ancora angoli di grande bellezza a chi si dimostra pronto a fare un po’ di fatica per raggiungerli.
Si è deciso di affrontare un percorso che da La Spezia ci avrebbe condotto a Rapallo, passando attraverso il Parco naturale delle Cinque Terre, un territorio caratterizzato da una natura aspra e selvaggia e punteggiato da borghi fuori dal tempo.
Finita questa breve introduzione, possiamo iniziare il racconto di questo avventuroso viaggio.
Sabato 10 agosto il ritrovo è alle 6 in sede a Sabbio, in tempo per raggiungere Bergamo, da dove parte il treno che, con un cambio, ci porta a La Spezia verso le 14. Decidiamo di iniziare a camminare immediatamente. Il percorso ci offre un assaggio di ciò che ci attende questa settimana. Il sentiero parte subito in salita, la fatica è molta, anche per via del calore opprimente del sole pomeridiano. L’arrivo si rivela una degna ricompensa delle fatiche sopportate; giungiamo nel piccolo borgo di Campiglia, arroccato in cima a uno sperone roccioso a picco sul mare. Dopo il meritato riposo, è tempo di montare le tende e preparare la cena. Scesa la sera, il paesaggio ci si rivela ancora più bello, con le luci di La Spezia che si specchiano nel tranquillo Mar Ligure, appena increspato. Nei giorni seguenti il cammino prosegue, con la fatica che, seppur sempre presente, ci fa apprezzare ancora di più i momenti di comunità che si creano sia durante il cammino che durante le pause e che costituiscono una componente fondamentale delle route estive. L’11 agosto passiamo sopra Vernazza, e una foto della seconda delle Cinque Terre non può mancare.
Passiamo la seconda notte in tenda nel parco del Santuario di Nostra Signora di Reggio, ovviamente non senza un degno fuoco di bivacco.
Il terzo giorno si cammina fino a Levanto, dove abbiamo l’opportunità di fare un bagno nel mare. Ovviamente, non ce lo facciamo ripetere due volte….
Il giorno successivo la stanchezza è davvero molta, complice anche la grande difficoltà del sentiero, scosceso e reso ancora più impervio dalla fitta vegetazione che lo invade e, arrivati a Deiva Marina, i capi decidono di prendere il treno fino alla tappa successiva, Riva Trigoso, dove faremo un giorno di pausa. E anche qui, il bagno è d’obbligo, e ancor più desiderato del giorno prima. Tra le onde, le fatiche di quattro giorni di cammino scompaiono.
La sera è il momento del punto della strada, del tempo da utilizzare per la riflessione solitaria sui propri progressi, sia in ambito scout che non. Quest’anno a farci compagnia è San Paolo, apostolo conosciuto per i molteplici consigli pratici di vita cristiana, per l’importanza da lui data alla carità, la più alta delle virtù, che si realizza nei gesti più umili e quotidiani, nel servizio sincero e disinteressato verso gli altri.
L’indomani è il giorno di riposo da tutti tanto agognato, e inizia nel migliore dei modi, con un fantastico brunch gentilmente offertoci dai nostri inimitabili capi, Lorenzo e Paolo.
È anche il momento per risistemare gli zaini, lavare i propri vestiti e, in generale, prepararsi ad affrontare al meglio gli ultimi giorni della route. Ma ovviamente anche i momenti di gruppo trovano posto, con la nostra Anna che ci racconta la sua esperienza al Jamboree in Nord America.
Il 15 è già tempo di riprendere il cammino, molto presto, come gli altri giorni del resto, per evitare gli effetti del sole che, già verso le dieci, comincia a splendere implacabile su di noi. Il giorno di riposo ci è servito a riprendere fiato, ma ormai siamo in cammino da cinque giorni, e si capisce. Si cerca di aspettarsi, di restare il più possibile uniti, di non lasciare nessuno indietro.L’arrivo di oggi è a Chiavari, dove facciamo appello alle ultime forze rimasteci per il giorno dopo, l’ultimo di questa route 2019, che ci porterà a Rapallo. Le ultime ore di cammino, il 16, sono durissime per tutti, senza eccezioni, ma nonostante tutto nessuno si ferma, poche sono le pause per uno snack lungo il cammino, tutti hanno solo voglia di raggiungere l’ istituto Emiliani, che ci ospiterà per questa nostra ultima notte. La tanto agognata meta è infine raggiunta nel primo pomeriggio, e, finalmente, ci togliamo per l’ultima volta gli zaini dalle spalle. Siamo sopravvissuti ad un’altra route, possiamo esserne giustamente orgogliosi. Ciascuno ha dato il massimo, sia per se stesso che per gli altri. La sera, per festeggiare, si scatena un’agguerrita gara di cucina che ci lascia tutti allegri e decisamente sazi. Infine, come degna conclusione di questo cammino, ci concediamo un ultimo bagno in mare, a mezzanotte.
L’indomani la sveglia suona più tardi, abbiamo il tempo di riordinare tutto, di lasciare il posto “più pulito di come lo abbiamo trovato “ come si dice fra gli scout, e poi di corsa fino alla stazione di Rapallo, a prendere il treno. Dopo due ore di viaggio, raggiungiamo la stazione di Verdello-Dalmine, dove la route estiva 2019 viene dichiarata conclusa, lasciandoci tanti stupendi ricordi di momenti passati insieme, come una vera comunità.
Lorenzo