1965

Si prosegue con fasi alterne ma sempre in crescita. E’ vero che se osserviamo i censimenti qualche nome di anno in anno sparisce, ma i motivi sono tanti, scuola, famiglia, sports.
Tuttavia lo spirito è buono, quest’anno il Campo estivo è un po’ particolare, oltre ai riparti di Este e Monselice abbiamo accolto ragazzi non scouts desiderosi di vivere con noi l’avventura estiva.
Siamo a Malga Ciapela, ai piedi della Marmolada, altezza 1.410 m, è freddo, tanto è vero che al mattino la colazione viene consumata camminando su per i prati alla ricerca di un po’ di sole.
E’ l’anno delle imprese, una squadriglia riesce a portarsi la luce in tenda sfruttando un loro marchingegno costruito a casa.
Purtroppo il campo si conclud~e con la perdita dolorosa di Don Giovanni Faggin scivolato sui nevai al rientro da una escursione sulla cima Ombretta, caduto sotto un ghiacciaio e raggiunto solo a tarda sera.
La sua gioia e la sua semplicità non si è mai spenta. Il suo sorriso è rimasto lassù, una targa posta nei pressi del Rifugio Falier ne ricorda la scomparsa.
Verso fine anno gli scouts vivono un’ altra esperienza: il campo di specialità alla Gardinella di Teolo. E per ultimo il convegno dei Capi squadriglia ad Este, in Villa Benvenuti. Tanto è il segno della nostra vitalità.
Ha pronunciato la sua promessa un altro ragazzo.