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Armadio Scout

Cos’è l’armadio di gruppo?

A nessuno piace sprecare, ma a noi sicuramente piace ancora meno. È per questo motivo che è nato l’armadio scout.

L’idea di fondo è quella di scambiarci in modo organizzato camicie, calzoni, zaini, maglioni, sacchi a pelo…insomma tutti quei capi preziosi per noi scout che spesso compriamo (o i nostri genitori per noi) e magari velocemente dobbiamo sostituire perchè i lupetti crescono o perchè si passa dal branco al reparto e lo zaino deve essere più grande e le attrezzature cambiano. Per questo motivo, l’armadio è sia un posto dove portare l’attrezzatura vecchia sia un posto dove poter trovare (se c’è) della nuova attrezzatura.

RACCOLTA


Chi avesse camicie, maglioni, pantaloni lunghi o corti, scarponi, zaini, sacchi a pelo, stuoini (evitiamo gavette e posate per motivi di igiene) in BUONO STATO, può consegnarle ai propri capi dopo aver compilato il form che si trova qui in fondo.
Si raccomanda il buono stato, il materiale deve essere pulito e stirato, NON da riparare; insomma, prima di consegnarlo domandiamoci se a noi farebbe piacere riceverlo.

RICHIESTE

Sei cresciuto e il maglione non ti va più bene? Il tuo sacco a pelo è ancora in buono stato ma ci entri solo fino alle ginocchia e te ne serve uno nuovo? Qui di seguito trovi il modulo per fare richiesta all’armadio scout. Riceverai una mail che ti dirà se ciò che hai chiesto è disponibile o se al momento non abbiamo nulla che faccia al caso tuo nell’armadio. Nota che per consegnare il materiale richiesto il guardaroba verrà aperto una volta al mese. E’ gradita un’offerta libera una volta ricevuto l’articolo richiesto, è solo un simbolo e verrà utilizzata per il finanziamento del gruppo.

L’uniforme

« L’uniforme significa appartenere ormai ad una grande fratellanza, che si estende a tutto il mondo. Un’uniforme perfetta, corretta anche nei particolari, può sembrare cosa di poca importanza; eppure ha il suo valore nello sviluppo di una certa dignità personale, e ha un significato enorme per quanto riguarda la considerazione di cui il Movimento gode presso gli estranei, i quali giudicano da ciò che vedono. Perciò spero che tutti voi ragazzi vi ricorderete di questo e giocherete secondo le regole del gioco portando correttamente la vostra uniforme. » (Robert Baden-Powell)

L’uniforme scout è stata creata da Robert Baden-Powell. Essa consisteva in una camicia, pantaloni a gamba corta, calzettoni, un foulard al collo, un cappello boero a falda larga e scarpe pesanti.

Baden-Powell inoltre ha voluto, come in quasi tutte le cose che creava per il nascente movimento, dare dei significati precisi ad ogni singolo indumento:
il cappellone poteva proteggere sia dal sole che dalla pioggia, a significare che se si ha l’equipaggiamento giusto si possono fare le attività scout anche con clima avverso;
la camicia è comoda, resistente e si può usare in tutte le stagioni; doveva avere le maniche arrotolate come segno di laboriosità;
la cintura oltre a sorreggere i pantaloncini serve anche ad appendere nei gancetti che si trovano a lato, degli oggetti (cappellone, coltellino, etc…). Sulla fibbia possiamo trovare l’emblema di un giglio; dato che le cinte sono tutte uguali, esse si possono incastrare una all’altra formando anche una buona corda o fascia, molto utile in casi di emergenza;
i pantaloni corti poco sopra al ginocchio davano libertà di movimento, non si bagnano in caso di attraversamento di un fiume e quando ci si inginocchia a terra non si sporcano;
i calzettoni (prima in spugna, ora in cotone o lana) d’inverno tengono caldo, in caso di rovi proteggono la pelle dalle spine e impediscono, nel caso di morso di una vipera o di qualsiasi altro serpente, alle zanne di penetrare nella pelle.
le scarpe pesanti servivano per camminare ovunque senza problemi e grazie alla rialzatura nella parte della caviglia non si dovrebbe correre il rischio di storte nei terreni sconnessi;
il fazzolettone infine serviva a molte cose, come fasciatura in caso di ferimento, come tergisudore attorno al collo, come strumento di segnalazione, come sciarpa in caso di freddo o come corda se viene arrotolato; con esso ci si distingue tra i vari gruppi perché ognuno ha il proprio colore.

L’uniforme è inoltre dotata di numerosi distintivi, per identificare l’associazione di appartenenza, il Gruppo, la nazione di cui fa parte il Gruppo ed eventuali brevetti e specialità ricevute durante il percorso scout.
Oggi l’uniforme cambia da Paese a Paese e da associazione ad associazione, ma ad esclusione dei colori degli indumenti rimane simile all’originale voluta da Baden-Powell (alcune associazioni ad esempio adottano il basco al posto del capellone boero), simbolo di fratellanza universale tra le Guide e gli Scout di tutto il Mondo.

Le uniformi dell’Agesci sono in fibra naturale al 100%.
L’Agesci pone attenzione affinché la produzione dei capi dell’uniforme e dei distintivi non siano ottenuti con sfruttamento di minori e/o “lavoro nero” e comunque nel rispetto della normativa vigente del diritto interno e internazionale in materia del lavoro, ritenendo che non sia praticabile la politica del risparmio “ad ogni costo”.

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