Reparto – Fiume Accogliente

Benvenuti nel reparto del VR27!

 

 

Chi siamo

Il reparto comprende ragazzi e ragazze con età tra gli 11 e i 16 anni; dura quindi cinque anni, dalla prima media e alla seconda superiore.

Il nostro reparto è formato da circa 45 ragazzi, 20 maschi e 25 femmine; i nostri capi sono invece sei. I ragazzi sono chiamati Esploratori, le ragazze Guide (spesso abbreviato in EG).

I ragazzi sono divisi in 7 squadriglie, quattro femminili (Istrici, Koala, Linci e Panda) e tre maschili (Camosci, Leoni e Pantere). Il numero delle squadriglie può variare a seconda delle persone in reparto; la squadriglia Koala, per esempio, si è formata quest’anno.


La vita di reparto

Quando si pensa al mondo scout, inevitabilmente vengono in mente il dormire in tenda, il cucinare sul fuoco, l’imparare i nodi… Queste sono tutte cose che vengono imparate durante il reparto. La vita di reparto, però, non è solo questo.

Essendo divisi in squadriglie, ognuna delle quali con un vice e un capo, si impara a convivere e a condividere, a giocare di squadr(igli)a e ad aiutarsi l’un l’altro. Il vice e il capo hanno il compito di insegnare ai più piccoli, non solo come accendere un fuoco, ma come diventare scout migliori.

Il reparto unisce il gioco e il lavoro manuale alla riflessione, individuale o di gruppo, spesso distinta tra i vari anni, e guida i ragazzi a crescere, e diventare scout più consapevoli.

Il reparto si riunisce ogni sabato o quasi, e una volta al mese c’è un’uscita. Il campo, durante l’estate, dura circa due settimane.

  • le riunioni

    Le riunioni del nostro reparto sono ogni sabato dalle 15.30 alle 18, e vanno da ottobre a maggio; solitamente il reparto fa riunione nella sede di San Bernardino durante l’inverno, si sposta a Quinzano con l’arrivo della primavera.

    La riunione è un’occasione per stare insieme, in cui ogni squadriglia ha un incarico da svolgere; può organizzare quindi la preghiera, il gioco, la merenda oppure la finestra sul mondo, momento di confronto su un tema di attualità.

    Talvolta durante la riunione si utilizza del tempo per dedicarsi alle imprese, di squadriglia o di reparto.

  • le uscite

    Le uscite di reparto sono circa una volta al mese, e possono essere di vari tipi. Si dorme in tenda solamente quando la stagione lo permette, quindi a ottobre, aprile e maggio, per il resto si dorme in una casa.

    L’uscita può coinvolgere solamente il reparto oppure tutto il gruppo, come le uscite di apertura (in cui si inaugura l’anno scout), oppure quelle di chiusura (con cui si conclude l’anno scout.

    Solitamente alla fine dell’anno, verso aprile o maggio, si svolge l’uscita di San Giorgio, patrono degli EG; questa uscita coinvolge i reparti di tutta Verona, e permette a scout di gruppi diversi di entrare in contatto, giocare insieme, piantare le tende una accanto all’altra.

    Ci sono anche uscite trascorse con la propria squadriglia, come le missioni, organizzate dai capi, oppure le uscite di squadriglia vere e proprie, organizzate dalle squadriglie stesse.

  • il campo invernale

    Il campo invernale non sempre viene fatto; il nostro reparto l’ha fatto quest’anno (2023/2024) per la prima volta dopo tre anni. Altrimenti viene sostituito con un’uscita. Dura meno del campo estivo, solitamente tre o quattro giorni, ed è un’occasione per il reparto per iniziare a conoscersi meglio, anche chi è appena arrivato; inoltre, vengono fatte le promesse, una cerimonia con cui chi è nuovo in reparto ne diventa ufficialmente una guida o un esploratore. Il campo di quest’anno è stato fatto a Mozzecane, quindi non propriamente in montagna, ma per il reparto è stato un bel momento comunque, perché in fondo conta la compagnia, no?

  • il campo estivo

    Il campo estivo è il momento più atteso di tutto l’anno scout, di cui si portano a casa i ricordi più belli. Dura circa due settimane, durante le quali si dorme in tenda; i primi giorni sono dedicati alle costruzioni, come le sopraelevate, strutture rialzate appunto su cui verrà montata la tenda, e le cucine, per poter cucinare sul fuoco. Durante il campo vengono organizzate molte attività, come la veglia alle stelle, la gara di cucina, le missioni di squadriglia… alla fine del campo vengono assegnati i totem, una sorta di premio per la squadriglia che più si è distinta in quel campo. Ogni sera c’è il cerchio, in cui tutto il reparto si riunisce attorno al fuoco, sotto le stelle, per cantare e stare insieme. Insomma, durante il campo ci sono momenti per stare tutti insieme, con la squadriglia, con il proprio anno oppure da soli. Sono due settimane dure e si arriva a casa stanchi, ma felici


  • La vita di squadriglia

    Ogni squadriglia può essere formata da un numero variabile di membri; nel caso del nostro reparto, le squadriglie hanno in media sei membri, in qualche caso di più, in qualche caso meno.

    I membri della squadriglia cambiano di anno in anno, poiché si aggiungono i primi anni e qualcuno può cambiare squadriglia; è molto importante quindi creare ogni anno un bel clima e un bel rapporto, anche in vista del campo. Grazie ai momenti di squadriglia durante l’anno, come la missione, l’impresa o l’uscita di squadriglia, questo diventa possibile.

    • capo e vice

      Il capo e il vice vengono scelti alla prima riunione, durante la quale si formano le squadriglie. Capo e vice vengono scelti in base all’età e all’esperienza; il loro compito è infatti quello di organizzare la vita di squadriglia, guidare le attività proposte e coinvolgere il resto della squadriglia, risolvere eventuali problemi.

      Perché capo e vice facciano un buon lavoro per il resto della squadriglia è necessario che ci sia un buon rapporto tra loro due; esso nasce durante le riunioni, può essere rinforzato dall’uscita capo-vice e si consolida durante tutto l’anno, specialmente al campo.

    • il consiglio di squadriglia

      Il consiglio di squadriglia viene fatto qualche volta l’anno, su consiglio dei capi reparto oppure per volontà della squadriglia stessa. Esso serve per evidenziare eventuali problemi da risolvere di cui discutere insieme, ma anche per capire come sta andando la vita di squadriglia e il rapporto tra i diversi membri.

    • l’impresa di squadriglia

      L’impresa di squadriglia viene stabilita all’inizio dell’anno scout, deve essere approvata dai capi reparto e viene posto un limite di tempo per completarla.

      L’impresa può essere qualsiasi cosa, dal rifare la cassa all’organizzazione di un’uscita, l’importante è che tutti i membri vi partecipino e che si arrivi al risultato collaborando tutti insieme.

      Solitamente vengono dati dei “posti di azione” in modo che ciascuno abbia un compito e possa contribuire. È una buona occasione quindi per migliorare il rapporto di squadriglia, lavorando insieme.

    • l’angolo di squadriglia

      L’angolo è lo spazio destinato a ogni squadriglia all’interno della sede, in cui mettere un tavolo, sedie e oggetti che siano importanti e utili per tutta la squadriglia.

      Nella sede di San Bernardino non abbiamo gli angoli di squadriglia, invece in quella di Quinzano costruirli è parte dell’impresa di reparto iniziata quest’anno (2023/2024) che verrà completata l’anno prossimo.

    • l’uscita di squadriglia

      L’uscita di squadriglia, che nel caso del nostro reparto si svolge solitamente verso la fine dell’anno scout, è un’uscita interamente organizzata dalla squadriglia, che trova la meta, il posto in cui dormire, cosa mangiare, cosa fare.

      Per finanziare l’uscita si usano i soldi della cassa di squadriglia, che si riempie attraverso gli autofinanziamenti. Essi possono consistere in vendita di torte o di lavoretti, ma anche prestare servizio e ricevere dei soldi in cambio.

      La squadriglia può decidere autonomamente dove andare, di solito all’interno della provincia in modo da potersi spostare senza l’accompagnamento di un capo.

    • la missione di squadriglia

      La missione di squadriglia viene fatta due volte l’anno, una verso gennaio febbraio, l’altra durante il campo. Essa consiste in un’uscita che i capi organizzano, spesso in base alla squadriglia e all’impresa che vogliono fare.

      La squadriglia riceve tutte le informazioni il giorno della partenza e in maniera autonoma porta a termine la ‘missione’. Insieme all’uscita di squadriglia è un ottimo momento per legare tra i vari membri.


    Che cos’è il ConCa

    Il ConCa, cioè il Consiglio Capi, è formato dai capi squadriglia, affiancati naturalmente dai capi reparto. L’attuale ConCa (2023/2024) è formato quindi da sette ragazzi, nominati capi squadriglia durante la prima riunione, essendo in reparto maggiori di età e avendo più esperienza.

    Il compito del ConCa è quindi quello di dare l’esempio al reparto, di trasmettere le nozioni acquisite nel corso del tempo e porsi come punto di riferimento all’interno del reparto; può essere un tramite tra i ragazzi e i capi reparto.

    Il ConCa si ritrova più o meno una volta al mese e ha il compito di capire come sta andando non solo nelle singole squadriglie, ma in tutto il reparto, oltre all’organizzazione di attività da proporre al resto del reparto. Il prossimo appuntamento del ConCa è andare a vedere il luogo del campo di ques’estate, in Val Sugana.


    Che cos’è un’impresa

    L’impresa, tipica del reparto, è un’attività che può coinvolgere la squadriglia (impresa di squadriglia) oppure il reparto intero (impresa di reparto). È divisa in varie fasi: ideazione, lancio, progettazione, realizzazione, verifica e fiesta. Lo scopo è quello di raggiungere un obiettivo già concordato lavorando insieme e avendo ognuno un incarico.

    Per esempio, l’impresa di reparto di due anni fa è stato l’organizzare uno spettacolo scrivendo noi stessi la sceneggiatura e la musica, e metterlo in scena davanti al resto del gruppo, durante il campo.