Guaglio’ uno di questi giorni vengo a prendere un bicchiere d’acqua a casa tua… amma parlà nu poc”. Settembre 1987, queste sono le famose parole pronunciate da padre Onofrio, Vicario presso la “Parrocchia S. Antonio di Padova, a Felice D’Urzo. Ma di cosa dovranno mai parlare? Quale sarà il perché di questo appuntamento? La risposta è semplice, ma dobbiamo tornare indietro di qualche mese, quando Antonio Tappeto, da tutti conosciuto come “Tonino”, capo scout nel gruppo Torre del Greco 2, propone a padre Onofrio di dare vita a un gruppo scout, nella sua parrocchia. Al via libera del frate, molto entusiasta dell’idea, subito Tonino si rimbocca le maniche e inizia a radunare attorno a sé alcuni capi scout della zona. Tra questi c’è Felice D’Urzo, che da ragazzo era stato esploratore nel Reparto nautico del Torre del Greco 1, e successivamente aveva iniziato il cammino di formazione come capo nel C.N.G.E.I.,per pochi anni attivo a Torre del Greco. Per Tonino, in passato capo anche nel Torre del Greco 1, non risulta difficile riunire, telefonata dopo telefonata, la prima Comunità Capi, attingendo forze anche tra i suoi amici più stretti.Il 26 novembre 1987 nasce, agli atti, il gruppo scout Torre del Greco 4, che vede tra i suoi capi: Carillo Umberto, D’Urzo Felice, De Palma Giuseppe, Di Donna Consiglia, Di Lauro Onofrio Gaetano, Iacomino Pasquale, Lombardi Giuseppina, Lombardi Massimo, Palomba Michele, Rivieccio Aldo, Russo Salvatore, Simeoli Mariano, Tappeto Antonio e Urciuoli Aldo. Le prime riunioni di Co. Ca. sono perlopiù organizzative, bisogna conoscersi, progettarsi, definire ogni particolare di quello che sarà il vero banco di prova: l’ingresso dei bambini e dei ragazzi nel gruppo.
Non passa molto tempo che nel febbraio 1988 nasce il Branco maschile “Roccia della Pace”, che conta 27 bambini (tra cui Giancarlo Cirillo e Luciano D’Urzo, forse il primo ad iscriversi) pronti a dare “del loro meglio”, guidati da Consiglia Di Donna, Massimo Lombardi e Michele Palomba. Il Reparto maschile “Torre di Bassano”, con capi Antonio Tappeto, Salvatore Russo e Aldo Rivieccio, conta invece 22 ragazzi. Le prime 2 squadriglie sono Castoro e Pantera, con i rispettivi capi Salvatore Pinto e Massimo Varriale. Manca, però, tutta l’attrezzatura, il materiale e l’equipaggiamento per vivere da veri esploratori: tende, pali, cordini, accette… Così amici e commercianti non tardano a mostrare la loro solidarietà, donando quanto avevano di utile. Inoltre i ragazzi del gruppo si cimentano nella prima attività di autofinanziamento… quale??? In occasione di matrimoni e comunioni, col permesso del parroco, racimolano qualche spicciolo facendo i parcheggiatori nel piazzale della parrocchia. Le prime Vacanze di Branco e il primo Campo Estivo si svolgono insieme in una calda estate a San Rufo. Ed è così che inizia l’avventura di un gruppo di ragazzi, che, per la prima volta abbandonano le solite abitudini e la monotonia di tutti i giorni e si mettono in gioco in qualcosa di nuovo.
Ma i guai sono già alle porte. Nell’anno 1989, causa terremoto dell’80, la parrocchia deve ristrutturare alcuni suoi locali, compresa la sede usata dal Reparto per fare riunione (l’attuale mensa Caritas). Per questo motivo, mentre il Branco continua ad incontrarsi nella propria tana (quella attuale), il reparto si trasferisce, temporaneamente, nella piccola chiesa di Sant’Antonio Abate, in Via Nazionale. Felice D’Urzo, infatti, imparentato con i proprietari di una villetta limitrofa alla chiesa, ottiene le chiavi di quest’ultima. Gli scout, nel Natale dello stesso anno, organizzano una mostra presepiale nella chiesetta, evento che attira l’attenzione di padre Onofrio. Il 17 gennaio 1990 succede qualcosa di inaspettato … dopo anni di silenzio le campane di Sant’Antonio Abate suonano a festa: dopo tanto tempo si celebrerà di nuovo la S. Messa e la chiesetta sarà riaperta ai fedeli. Intanto, l’infaticabile Tonino non perde tempo e si dà da fare per trovare una soluzione migliore: una casa in affitto in Via San Gennariello. L’obbiettivo, infatti, è quello di riavvicinarsi il più possibile alla parrocchia. E così, si spostano mobili, si dà una ripulita generale, si pitturano le pareti dando vita ai nuovi angoli di squadriglia ed ecco che la nuova sede è pronta. I tempi sono difficili, si fatica a trovare i soldi per pagare il pigione, spesso i capi contribuiscono personalmente e i ragazzi pagano una piccola quota mensile di 2000/3000 lire: il Torre del Greco 4 resiste! Vista la nuova vicinanza, il gruppo riesce a partecipare attivamente alla vita liturgica della parrocchia, cosa che non passa inosservata agli occhi di Padre Onofrio, divenuto nel frattempo Parroco. Passa qualche anno e padre Onofrio, visto l’attaccamento del gruppo e la persistenza nel non volersi allontanare dalla realtà parrocchiale, vuole a tutti i costi gli esploratori di nuovo con sé. Ma dove metterli? La tana del Branco ha accesso a delle cantine malconce ed in disuso (l’attuale sede del Reparto), forse un ricovero per soldati rifugiati nell’ultima grande guerra, considerato inagibile e perciò murato. Con la buona volontà di capi come Massimo Lombardi, si inizia a spalare letteralmente cumuli di sporcizia per convertire il luogo in un posto accogliente, adatto a fare riunione coi ragazzi.
Nel frattempo, nel 1991 fa il suo ingresso in Co.Ca. colei che diventerà una bandiera del Torre del Greco 4, Maria Aprea Scarpato. Sotto la guida sua e di Felice D’urzo nasce il Clan, inizialmente senza nome, nel ’95 chiamato “Exodus”, poi per due anni “kontiki”, ed infine definitivamente “Exodus”. Nel 1992 avviene la prima firma della carta di clan.
Nell’anno ’92-’93 fanno il loro ingresso nel gruppo le prime lupettine Giovanna Vitiello e Nunzia Ricciardi: il Branco diventa un’unità mista.
Passa qualche anno e nel ’95-’96 le lupette Nunzia Ricciardi, Giusi Giomelli, Anna Giomelli, Michela Di Salvatore e Rosa Cangiano hanno età da reparto. Nasce il Reparto femminile “Brownsea”, diviso in 2 squadriglie (una delle quali già muoveva i suoi primi passi l’anno prima): la squadriglia Volpe con capo Gioia Sorrentino e vice Annapia Sorrentino, e la squadriglia Pantera con capo Valentina D’Urzo e vice Maria Liguori. Ma il ’96 è un anno difficile, la Co.Ca. vede diminuire il numero dei capi disponibili al servizio, e così, dopo una difficile decisione nell’anno ‘96-’97 il gruppo apre, ma le branche L/C ed E/G restano chiuse.
Il ’98 è l’anno della “rifondazione”, con l’ingresso in Co.Ca. di nuovi energici capi. Vengono riaperte le branche chiuse: il Branco ha come capi Massimo Lombardi, Antonietta Pernice e Amedeo Valsecchi; il Reparto maschile, Pasquale Formicola con l’aiuto di Carlo De Luca; il Reparto femminile, Francesca Lobraico con l’aiuto di Anna Iacomino; in Clan, invece, Carlo Qualano e Maria Scarpato. Nello stesso anno nasce in seno al Torre del Greco 4, il gruppo M.A.S.C.I. (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani) Torre del Greco 2 che ancora tutt’ora è presente attivamente in parrocchia.Nel 2001 il Reparto maschile e il Reparto femminile, dopo aver sempre vissuto separatamente eccetto che ai Campi Estivi, si uniscono a formare un unico Reparto misto “Bassano – Brownsea”.
Nell’anno 2003 il Noviziato “Andromeda” (con Maestro dei novizi Massimo Lombardi) riesce a vivere, forse per la prima volta, dato il numero dei suoi componenti, un intero cammino scout facendo attività separate dal Clan, compresa la Route in Sila.
Nel 2008 in occasione del “Thinking Day” il gruppo festeggia i suoi primi 20 anni.
Dopo 23 anni dall’apertura, nel 2011, il gruppo si presenta a tutto il mondo scout: il Torre del Greco 4, rappresentato da Luigi Caldarola, Teresa Manzo, Annamaria Pasqualucci, Samuele Vitiello e Raffaele Articolo, partecipa al “22esimo World Scout Jamboree”, l’incontro mondiale di tutti gli scout.
Nel 2012, dopo essersi censito per 24 anni come Assistente Ecclesiastico del Torre del Greco 4, padre Onofrio lascia il gruppo, avendo ultimato il suo incarico ecclesiale di Parroco, nella chiesa di “S. Antonio di Padova” e, allora, non resta che dare il benvenuto a padre Mario Folliero. Quest’anno è ricco di eventi speciali. La stretta collaborazione del gruppo con la Gi-Fra dà vita, in occasione della Giornata delle Memoria, ad una mostra tematica contenente foto, filmati, lettere, testimonianze. L’ evento suscita molto interesse nella comunità parrocchiale, al punto da essere riproposto l’anno successivo. L’ anno 2013 è un anno di grandi addii e di grandi sogni realizzati. È Il 20 marzo quando Tonino Tappeto lascia la sua vita terrena. Tutto quanto di bello è stato capace di realizzare e di trasmettere in vita diverrà fonte di ispirazione per la realizzazione, qualche anno più tardi, di un Memorial a lui dedicato. Ultreya suseya Santiago, il 18 agosto 2013 si realizza un grande sogno per i Rover e le Scolte del gruppo. Il Clan, guidato da Lugi e Raffaella Caldarola e Fra Marcus, si reca a Santiago de Compostela, realizzando, di fatto, la 1° Route all’estero della storia del gruppo! Mesi di organizzazione ed autofinanziamenti, portano i loro frutti!
L’anno successivo vede di nuovo protagonista il Clan, chiamato a vivere una nuova avventura: la Route Nazionale. L’evento si svolge in due momenti separati: la route mobile, che ha luogo lungo il Sentiero degli Dei in costiera amalfitana e il campo fisso a San Rossore, nel Parco naturale di Migliarino. L’obiettivo principale della Route Nazionale è quello di dare voce a 30.000 ragazzi che, provenienti da tutt’Italia, mettono per iscritto i loro ideali e le loro richieste all’interno della Carta del Coraggio, al fine di migliorare la società in cui vivono.
Nel 2016 prendono vita 2 importati iniziative. “Pinete Pulite” nasce dall’esigenza di fermare lo scempio e il degrado delle pinete vesuviane, attaccate e maltrattate soprattutto nel periodo pasquale. Il gruppo decide, perciò, di “mettersi in gioco, ma senza giocare” e di ripulire il polmone verde della città. In collaborazione con il comune di Torre del Greco, si pubblicizza l’evento e si procura il necessario per pulire, l’invito viene esteso a gruppi scout, associazioni del territorio e a tutti i cittadini. La seconda importante iniziativa vede coinvolte centinaia di persona, tra scout ed ex scout, che, nel voler ricordare il fondatore del gruppo, partecipano al 1° Memorial “Tonino Tappeto”. È il 13 marzo 2016 ore 9.30 quando l’arbitro dà il via alla prima partita del Torneo di Roverino. L’evento è un connubio perfetto di tecnica, gioco, lealtà, fratellanza e comunità scout.
Nel frattempo, il gruppo si prepara a vivere con grande entusiasmo il 30° anniversario della sua nascita. Tante menti e mani volenterose sono già a lavoro, pronte a scrivere un altro pezzetto importante della storia di questa solida e formidabile comunità.