Quando ancora era possibile stare insieme, se pur con le mascherine, io e la mia comunità abbiamo partecipato ad una bellissima esperienza sul Vesuvio che, in occasione dell’Earth Day, siamo qui a raccontare.
Dopo l’incendio, intere aree protette, alberi, vegetazione, animali ecc… sono stati distrutti. È strano pensare che non sia stato il Vesuvio a scatenare la sua potenza contro l’uomo, bensí quest’ultimo. Infatti ci tengo a citare una frase dell’ex Sindaco di Napoli Antonio Bassolino: “sembrava un eruzione, ma al contrario”.
Sicuramente ci sono tantissimi modi per interpretare questa citazione, come ad esempio pensare che siano gli uomini l’eruzione, siamo noi ad eruttare, a provocare disastri e a rovinare la nostra stessa terra!
Quando cerchiamo di “giustificare” queste cose, ci viene da pensare che magari, nella nostra mente, è presente una sostanza simile al magma che non tocca a noi decidere quando può fuoriuscire, proprio come accade ad un vulcano, e quando questa sostanza fuoriesce, l’uomo non può fare altro che provocare disastri.
Forse è questo che intendiamo quando pronunciamo nel nostro caro dialetto “Chissá c c’è passat pa cap a chill”.
Quindi, domenica 28 febbraio, abbiamo deciso di sporcarci le mani e aiutare il nostro Paese come ci invita a fare la nostra Promessa.
Insieme all’associazione “Oasi Vesuvio” abbiamo piantato tantissimi alberelli su una parte della zona bruciata del Vesuvio. Questi alberelli cresceranno, diventeranno veri e propri alberi, e sarà sicuramente una soddisfazione quando venderemo completato il lavoro che abbiamo iniziato.

Grazie a questa esperienza, abbiamo avuto l’opportunità di stare insieme ad altri nostri fratelli scout, cosa che, al tempo del covid, sembra inimmaginabile.
Inoltre è stato anche possibile passare del tempo con noi stessi e scoprire realtà della nostra persona che, magari, ancora non conoscevamo.
Può sembrare poco, ma per noi è stato davvero emozionante riunirci tutti insieme e poter rivedere le nostre camicie celesti mischiate con il verde della natura.

Simona Martellotta