“E’ qui dunque lo scopo più importante della formazione scout: educare. Non istruire, si badi bene, ma educare; cioè spingere il ragazzo ad apprendere da sé, di sua spontanea volontà, ciò che gli serve per formarsi una propria personalità.”
(ROBERT BADEN-POWELL)
Lo scautismo è, come dichiarato nel 1924 dalla conferenza internazionale dello scautismo di Copenhagen, un movimento di carattere nazionale, internazionale e universale che ha come fine ultimo la formazione fisica, morale e spirituale della gioventù mondiale. Nato nel 1907 da un’idea del tenente generale inglese ROBERT BADEN-POWELL, cioè quella di far stare i ragazzi in piccoli gruppi (come il nostro) e all’area aperta. L’organizzazione mondiale del movimento scout e l’associazione mondiale guide ed esploratrici, sono le più grandi organizzazioni scout a livello mondiale e alle quali sono affiliate la maggior parte delle associazioni in tutto il mondo, e alle quali è preposta l’organizzazione dei vari Jamboree, che si svolgono ogni quattro anni. La parola scout, in inglese significa esploratore, ricognitore. Baden-Powell scrisse un libro sugli scout intitolato “SCOUTING FOR BOYS” cioè ”SCOUTISMO PER RAGAZZI” che diventò una guida scout e avviò il movimento scout.
L’AGESCI (associazione guide e scouts cattolici italiani) è nata nel 1974, è riconosciuta dal dipartimento di protezione civile e fornisce supporto nelle situazioni di emergenza nazionale. Per quanto riguarda gli associati, quindi gli educandi, bambini, ragazzi e uomini, esiste una suddivisione in base a tre fasce di età chiamate branche: branca lupetti e coccinelle (L/C) bambini/e dagli 8 ai 12 anni; branca esploratori e guide(E/G) ragazzi/e dai 13 ai 17 anni; branca rover e scolte (R/S) uomini/donne dai 18 ai 21 anni. Noi facciamo parte momentaneamente della branca L/C.
Questa era la mia ricerca sugli scout.
Donato Ferrara