Centenario dello Scautismo Saronnese

Articolo apparso sulla rivista Orizzonti della Comunità Pastorale “Crocifisso Risorto” di Saronno – giugno 2015

“Bella è la sera

se c’è un domani in cui si spera.

Così navighiamo sull’onda del mare

e nostro è l’avvenir.”

Così cantavano settant’anni fa gli scout saronnesi lungo le vie semideserte di una Saronno che ammirava i primi raggi dell’alba della Liberazione. E dopo tanti anni la speranza e la gioia dello scout non è mutata ma anzi si è rinnovata. E così si è rinnovato lo scautismo, senza dimenticare però le sue radici e il suo passato.

Il 2016 infatti sarà un anno importante per lo scautismo italiano e saronnese: è un anno in cui si fa memoria di tappe importanti della nostra storia. Tutti i festeggiamenti ci permetteranno di renderci conto ancora di più di come lo scautismo sia dinamico, in un continuo movimento e mutamento: un’associazione di giovani per i giovani.

Ricorreva lo scorso 16 gennaio il Centenario dello Scautismo Cattolico italiano: cento anni fa il conte Mario di Carpegna dava vita all’ASCI – Associazione Scautistica Cattolica Italiana.

E’ da cento anni che uomini e donne – capi – insegnano ai bambini a diventare uomini e donne trovando la bellezza del proprio servizio nell’imparare donando ovvero ritornando ad essere bambini. Dopo cento anni di giochi, avventure e servizio possiamo dire che lo scautismo cattolico in Italia è stato proprio un dono offerto a questo secolo. Un’esperienza vissuta da laici, ben consapevoli della responsabilità di dover educare con un metodo dalle profonde radici religiose, ma per sua natura aperto all’universalità e alla mescolanza delle esperienze culturali etniche e religiose: un metodo che costruisce ponti, che non divide ma fa incontrare e unisce; un metodo che ci fa Chiesa aperta, sensibile e in ascolto.

Ma è anche un anno importante per Saronno e per il movimento scout saronnese: cento anni fa infatti nasceva la prima esperienza locale di Giovani Esploratori Italiani (CNGEI). Con la prima Promessa recitata nel cortile di Palazzo Visconti il 16 marzo 1916 nasceva il primo esperimento di scautismo laico (questa prima associazione non aveva operato una precisa scelta confessionale). La proposta fu sostenuta da molti benemeriti saronnesi, come Paolo Lazzaroni e Antonio Gianetti. L’educazione del ragazzo come buon cittadino e fratello di ogni altro scout nel mondo, nonostante le divisioni che inevitabilemente il primo conflitto mondiale aveva portato, fu lungimirante e innovativa: tra questi primi esploratori troviamo Maurilio Bossi assieme a tanti altri giovani che, soprattutto durante il periodo di guerra, non si lasciarono sfuggire l’occasione per porgere una mano ai fratelli in difficoltà, cominciando dagli ultimi e dai più poveri abitanti della comunità saronnese che, complice la chiamata alle armi, avevano perso mariti e figli.

Dopo il fascismo e dopo il secondo conflitto mondiale, all’indomani della Liberazione, i fermenti dello scautismo cattolico si manifestarono con forza: come braci ardenti che aspettano sotto sottilissimi strati di cenere legna nuova per riprendere vigore, così l’ASCI rinacque, grazie all’esempio e alla caparbietà della Aquile Randagie, gruppo scout clandestino durante il regime, e grazie ai suoi capi Giulio Uccellini, mons. Andrea Ghetti e molti altri.

Il vento nuovo della speranza ritrovata accese i cuori di vecchi scout e di nuovi appassionati: nacquero numerosi gruppi e anche a Saronno, grazie a mons. Antonio Benetti, Prevosto di allora, a don Giuseppe Beretta, poi rettore del Collegio Arcivescovile e al professor Attilio Fausti, venne fondato presso il Collegio Arcivescovile un gruppo di scout ASCI. Fu nel cortile delle Suore di via Cavour che il 17 febbraio 1946 una ventina di giovani scout pronunciò la sua Promessa: “Con l’aiuto di Dio, prometto sul mio onore di fare del mio meglio per compiere il mio dovere verso Dio e verso il mio Paese, per aiutare gli altri in ogni circostanza e per osservare la Legge scout”. E da ormai settant’anni e più il gruppo scout vive, collabora e opera nella nostra città.

Nel 1954 fu fondata l’associazione femminile AGI-Associazione Guide Italiane presso l’Istituto Orsoline. Nel 1974 poi venne portata a compimento la fusione tra l’associazione maschile e quella femminile, dando vita all’AGESCI-Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani. 

Scriveva Baden, nome scout di mons. Andrea Ghetti, uno dei ri-fondatori dell’ASCI nel 1945: “Noi lavoriamo per un’immissione nella vita sociale di uomini Scout, cioè che portano nella propria coscienza una dirittura morale e nella propria mentalità, la mentalità del Servizio”. E questo è il punto: dopo cento anni, facciamo ancora del nostro meglio per essere pronti a servire! E con l’aiuto di Dio, per i prossimi cento anni, con l’esempio di chi ci ha preceduti, la nostra Promessa sarà come quel vento che ha riportato speranza dopo la devastazione, gioia dopo il dolore e la sofferenza.

Nei prossimi mesi il gruppo scout AGESCI Saronno 1 con il MASCI-Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani e l’associazione La Traccia organizzeranno una serie di eventi per fare memoria della nostra storia, per fare un passo indietro e poi sempre avanti. Verrà promosso un ciclo di incontri sulle scelte che lo scout è chiamato a compiere (scelta di fede, scelta di servizio, scelta politica), verrà pubblicato un volume sulla storia dello scautismo nella nostra città e verranno organizzate una mostra Scout itinerante e una mostra fissa: i ragazzi poi organizzeranno tre eventi aperti alla cittadinanza, tra cui un Torneo di Roverino (un classico gioco scout!) promosso da Guide e Scout e una Caccia al Tesoro per le vie del centro promossa dai nostri Lupetti. I festeggiamenti si concluderanno con un pranzo aperto a tutti: scout, vecchi scout e amici.

 

Sono ancora disponibili copie del libro sullo scautismo saronnese “Attorno al fuoco – Cento anni di avventure scout a Saronno”: richiedine una copia via mail all’indirizzo saronno1@lombardia.agesci.it.