27 gennaio 2013….quando nasce un bambino…
“Quando sono nato non avevo ancora visto niente, solo il buio”. Il buio, si tinge di colore, e il bambino pensa a tutte quelle cose che ancora non conosceva quando ancora era nella pancia della mamma: il sole, un fiore, un viso, il mare, la foresta con i suoi alberi, le spiagge e le montagne. Nella pancia della mamma non aveva mai giocato con i sassi, non aveva mai toccato il fango o scavato un tunnel nella sabbia. Immerso in quel buio, non poteva immaginare che ci fosse un cielo con i colori che cambiano, con le nuvole che si muovono. Poi i suoi occhi si spalancarono con stupore e curiosità sulle meraviglie del mondo. Il bambino inizia così a scoprire che ogni cosa ha un colore: il giallo del sole, il verde dei prati, il blu che dipinge il fondo del mare …
Anche la sua bocca rimane incantata quando ha scoperto tutto ciò che può fare: ridere, urlare, chiamare le cose con i loro nomi, dire parole buone e parole cattive, baciare e mostrare la lingua, assaggiare il latte, la zuppa, lo yogurt e la frutta. Nuovi sapori, ma anche tanti odori mai conosciuti: l’aria da annusare con il naso, l’odore della nonna quando lo tiene in braccio, quello del caffè latte la mattina e dei pastelli che usa a scuola.. Nella pancia della mamma ascoltava ogni giorno rumori e voci: mai avrebbe immaginato che le onde chiacchierano andando avanti indietro per la spiaggia, che gli alberi quando il vento canta cantano con lui. Il mondo è una continua scoperta per le mani che esplorano curiose, provando al tatto nuove sensazioni: caldo e freddo, morbido e duro. Il mondo è da esplorare e i piedi possono portarlo dappertutto.
“C’è un intero mondo da scoprire”, dice il bambino, “milioni e milioni di posti che le mie mani non hanno ancora toccato, milioni e milioni di risposte nascoste. Milioni e milioni di colori che non ho mai visto, odori e rumori e sapori.
Solo una cosa è certa (in questo mondo così immenso da scoprire): ogni giorno scopro qualcosa di nuovo e questa è la cosa più fantastica che c’è!”
Un bambino ha piccole mani, piccoli piedi e piccole orecchie, ma non per questo ha idee piccole; le idee dei bambini a volte sono grandissime, divertono i grandi e fanno loro spalancare la bocca per lo stupore…
I bambini sono inafferrabili, vivi e vivaci: alle prese con il molto piccolo e il grande grandissimo, i sensi del corpo, la meraviglia per il cambiamento, il pensiero magico che trasforma le cose, l’affetto che le rende uniche, il mistero che incanta lo sguardo, incrocia gli occhi, porta fuori da sé, con quella parte di mistero che non scopriremo mai e inseguiremo sempre.
In fondo un bambino è insieme uno, nessuno, centomila, una persona piccola con idee grandi, che cambia e cambierà, e rimarrà sempre unica al mondo.
Un mondo a misura di bambino, sarebbe un mondo migliore per tutti.
Anche di questo, come del nostro essere stati bambini, sarebbe meglio non dimenticarsi.
27 gennaio 2013…nasce un bambino, nasce in AGESCI il Gruppo Roma 170!
Nasce con il rinnovo delle Promesse da parte dei Capi e le prime Promesse di una ventina di ragazzi (a rappresentanza delle 3 Unità ) all’interno della Messa, a testimoniare sin da subito la scelta di essere un’unica cosa con la Comunità Parrocchiale.
Nasce in un clima di gioia, di tenerezza, di scoperta e di vicinanza con tutti coloro i quali hanno creduto in questo progetto sin dal 2009.
Nasce nella sicurezza che il lavoro nella vigna del Signore (i nostri ragazzi) deve continuare, nella sicurezza che Lui penserà a tutto.
Il gruppo è in continua crescita di ragazzi e ragazze che vogliono vivere il meraviglioso gioco dello scoutismo. Anche la Comunità Capi si è arricchita di altri educatori che hanno raccolto la “sfida di questo progetto” e che si sono messi in gioco, iniziando a percorrere la strada della formazione; un buon numero di famiglie dei ragazzi e delle ragazze, inoltre, ci coadiuva nelle attività e ci sostiene nelle difficoltà.
Oltre la quantità, un’altra caratteristica del gruppo è la “territorialità”: circa la metà dei ragazzi sono del quartiere di Villa Verde dove è nato il gruppo. Un’altra grossa fetta è composta dai quartieri più esterni sulla via Casilina (vedi Borghesiana e Finocchio) dove la realtà scout non è presente e l’unico sbocco “più vicino”, per chi vuole vivere questa esperienza, è altrimenti il Gruppo di Frascati/Grottaferrata.