Un quartiere che era dimenticato

A poco più di un chilometro dalla Cattedrale di Palermo c’è il quartiere di Danisinni.

Il nome, certamente curioso, risale alla dominazione araba dell’isola. Il Rione si trova all’interno di una depressione naturale che un tempo raccoglieva le acque del fiume Papireto. La sorgente di questo fiume si chiamava Ayn Sindi in onore della figlia del governatore arabo di allora1; da qui il nome attuale.

Il luogo è stato sempre avvolto da un’aura di leggenda: un tempo si narrava di un tesoro nascosto2, oggi purtroppo le cronache parlano d’altro…

Negli ultimi 50 anni l’amministrazione di Palermo ha infatti abbandonato progressivamente un’altra parte di città. Con la chiusura nel 2007 del polo materno dell’infanzia, unico presidio sociale pubblico, Danisinni prima è rimasto escluso dalla città, poi dimenticato, diventando una zona franca.

Durante questo periodo d’abbandono a se stesso, uno dei pochi riferimenti rimaneva la Parrocchia: l’avamposto guidato dai Cappuccini da sempre è stato al servizio del territorio mantenendo una visione aperta alla cura spirituale, umana e sociale della Comunità.
Sin da subito la pastorale della Parrochia ha deciso di spendersi attivamente, avviando un percorso di rigenerazione urbana e contestuale che dura ormai da diversi anni; l’obiettivo ultimo è quello di restituire una nuova visione agli abitanti del luogo in cui vivono, riscoprendo il proprio valore al di fuori dai canoni dell’immaginario collettivo.
Il cammino della Comunità si è dovuto scontrare con la cattiva pubblicità alimentata da giornali e politici di cui purtroppo gode il quartiere. Non è stato facile, ma c’era la volontà precisa di portare un cambiamento concreto stando sempre in ascolto della realtà quotidiana delle persone, cogliendone le possibilità di crescita e i punti di forza.

Tra le tante azioni concrete che hanno portato frutto ci sono la Fattoria, l’Orto sociale, l’asilo, il presidio sanitario e il gruppo scout AGESCI Palermo 14.

Certo il lavoro non finisce mai, ma si continua sempre su questa strada con passione e dedizione.

Con questo articolo volevamo cogliere l’occasione di poter far conoscere e ringraziare ancora la Comunità di Danisinni che ha accolto il nostro Clan durante la Route 2024; in maniera particolare ringraziamo i confratelli e le consorelle della Parrocchia di Sant’Agnese di Danisinni per la cordiale ospitalità e per averci fornito testimonianza del loro vissuto a servizio del prossimo e del Signore.


  1. Come testimoniato dalla Carta di Palermo del 1826 redatta dall’idrografo britannico William Henry Smyth, membro della Royal Society ↩︎
  2. Sempre riguardo al luogo, una leggenda viene tramandata dai tempi dell’Emirato arabo: si dice da qualche parte sotto il quartiere si nasconda ancora il tesoro di un ricchissimo saraceno. Il fatto, che farebbe oggi sorridere, spinse molti nell’Ottocento e Novecento ad organizzare spedizioni per riportarlo alla luce ↩︎