La Chiesa domestica si prepara a celebrare la Pasqua

<![CDATA[Ci prepariamo a celebrare la Festa delle Palme, il Triduo Pasquale e la Festa di Pasqua in casa. Gli altri anni eravamo giustamente e legittimamente abituati a vivere il periodo Quaresimale per prepararci alla Festa di Pasqua, la serenità di Pasquetta e varie uscite, una caratteristica sana e specifica dello Scautismo. Quest’anno invece la pandemia ci costringe a vivere in casa per cercare di ridurre il contagio del coronavirus. Mi verrebbe perciò da dire che la nostra attenzione si focalizzerà soprattutto nelle celebrazioni precedenti la Pasqua, in particolare il Giovedì e il Venerdì santo.

Il Giovedì santo Gesù ha radunato i suoi Apostoli per lavare loro i piedi, celebrare l’ultima cena e rendere ufficiale che sarebbe stato tradito da Giuda. Così anche noi cercheremo di continuare a servirci gli uni gli altri, seppure a distanza e con le dovute precauzioni, come già tanti di voi fanno aiutando chi non può a fare la spesa e andare in farmacia. Così pure ringraziamo chi celebra un altro tipo di ultima cena offrendo una pizza e altri alimenti ai sanitari degli ospedali.

Il Venerdì santo, invece, ricorderemo in particolare tutti i medici, gli infermieri e tutto il personale sanitario che è morto, o è tuttora contagiato, nel tentativo di contrastare il diffondersi di questa terribile pandemia. Così ricorderemo anche tutti i defunti deceduti a causa di questo ignoto virus e i loro familiari, chi ancora è contagiato e chi continua a combattere in prima linea l’espandersi di questo contagio mondiale.

Sarà dunque una Pasqua di colore viola, non propriamente bianca come dovrebbe essere, ma rimaniamo uniti nella preghiera e nell’amicizia reciproca per sostenerci gli uni gli altri.

Con affetto e gratitudine, ciao, d.stefano.

Scaricate qui il sussidio diocesano per celebrare in famiglia la Settimana Santa

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