Anni 2023 – 2025
A mo’ di breve introduzione
L’elaborazione di questo nuovo Progetto Educativo cade nell’anno in cui il nostro Gruppo celebra i trenta anni dalla sua fondazione (8 dicembre 1993 – 8 dicembre 2023).
Varie saranno le occasioni e le attività in cui, nell’adempiere anche il mandato affidato dall’Assemblea di Gruppo (Deliberazione n. 4 del 19 ottobre 2022), ci si troverà a ricordare la strada percorsa e a ringraziare il Signore, e le tante persone che in vario modo sono state vicine, per quanto si è riusciti a fare.
Fare memoria e ringraziare, però per ripartire con nuovo slancio, verso nuove avventure e altre sfide educative!
Attualmente il Gruppo comprende una cinquantina di ragazzi e ragazze che vivono la proposta scout nelle tre branche (Branco “Seeonee”, Reparto “Antares”, Clan “Arcobaleno”). I ragazzi provengono non solo dal Comune di Manciano, ma anche dal territorio circostante (Magliano in Toscana, Orbetello, Scansano, Semproniano e Sorano – GR), oltre che dal Lazio (Cellere, Grotte di Castro – VT).
La Comunità Capi è formata da 11 adulti.
I nostri obiettivi
Gli obiettivi educativi su cui la Comunità Capi intende lavorare nel prossimo triennio (2023-2025), scaturiti da una attenta verifica del precedente Progetto Educativo e dall’analisi della realtà che ci circonda, sono due:
⦁ Educare i bambini/le bambine, i ragazzi/le ragazze, i giovani/le giovani che ci sono affidati/e alla progettualità, non solo come propensione per cambiare (in positivo) la realtà che li circonda ma anche e soprattutto verso loro stessi, con particolare attenzione a che esprimano la propria creatività e allarghino l’orizzonte delle loro possibilità, mettendosi in gioco realmente da protagonisti e non da semplici spettatori /esecutori di proposte che altri creano per loro, senza aver paura di sbagliare perché, all’interno di una Comunità (di Branco, di Reparto, di Clan) , anche sbagliando ci si educa.
⦁ Vivere, assieme ai i bambini/le bambine, i ragazzi/le ragazze, i giovani/le giovani che ci sono affidati/e, esperienze fatte di incontro e relazioni sincere, del prendersi cura dell’altro, di ascolto della Parola e dello “spezzare il Pane” insieme (celebrazione dell’Eucarestia), secondo l’insegnamento offertoci dai Discepoli di Emmaus (Luca 24, 13 – 35) che, pur nella debolezza della loro umanità, trovano il coraggio di essere testimoni nuovi della Resurrezione di Cristo.
Il nostro stile
Con la realizzazione di questi due obiettivi vogliamo educare i bambini/le bambine, i ragazzi/le ragazze, i giovani/le giovani che ci sono affidati/e, accompagnandoli/e nella loro crescita, affinché possano fare la differenza e lasciare la propria traccia di buoni Cristiani e buoni Cittadini nel mondo. L’azione educativa dei Capi, in sinergia con le famiglie, nell’applicazione fedele del metodo così come declinato dall’AGESCI, sarà caratterizzata:
⦁ dall’aspetto specifico del metodo che è lo “scouting”, privilegiando l’esperienza (e la vita all’aria aperta) attraverso l’esercizio continuo dell’osservazione, della deduzione e dell’azione;
⦁ dal clima di gioia, che non è “semplice allegria e ottimismo ma un dono che riempie di speranza” (Papa Francesco);
⦁ dall’incontro con Testimoni da cui trarre spunti di conoscenza e crescita personale.
Per concludere…anzi, per ripartire!
Parafrasando uno dei tanti preziosi insegnamenti del fondatore dello scoutismo, Robert Baden-Powell (1857-1941), nell’anno della celebrazione del trentennale del Gruppo, con occhi e cuore aperti al futuro, come Capi educatori auguriamo ai giovani/alle giovani che ci sono affidati/e che imparino, tramite l’avventura della proposta scout, a guardare lontano e quando pensano di averlo fatto, a guardare ancora più lontano! ( v. Headquarters Gazette, novembre 1920, in Taccuino, p. 123).